Incontro su Salute e Sicurezza presso il Ministero del Lavoro

Lo scorso 9 settembre, si è tenuto un incontro sulla sicurezza sul lavoro tra le Parti sociali e il Ministero del lavoro, alla presenza del Ministro Marina Calderone.

L’incontro fa seguito a quello svoltosi il 13 giugno 2025, nel corso del quale era stato distribuito il testo di uno schema di decreto-legge contenente Disposizioni per favorire la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Di seguito le principali questioni affrontate:

Previsione del supporto tecnico – finanziario dell’INAL

Il documento prevede, tra l’altro, il supporto tecnico-finanziario dell’Inail per lo sviluppo e la valorizzazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (SGSL), la gratuità delle norme UNI in tema di salute e sicurezza, l’estensione della copertura assicurativa per gli studenti in PCTO, alcune semplificazioni in materia di ricorsi e, aspetto più rilevante, la completa revisione della disciplina in materia di ambienti confinati.

Questione ambienti confinati

Prima della pausa estiva, Confindustria ha avviato un intenso confronto con il Ministero sulla parte relativa agli ambienti confinati, richiedendone – sulla base di un corposo documento di analisi e critica al documento – lo stralcio, in quanto tecnicamente e giuridicamente foriera di notevoli complessità per le imprese, a partire dall’assenza di una chiara definizione di ambiente confinato.

Nella riunione di ieri, il Ministro ha svolto osservazioni in relazione alle considerazioni e proposte pervenute a quello schema di decreto.

Accogliendo in toto la richiesta di Confindustria, il tema degli ambienti confinati viene stralciato, ma è stato richiesto di provare a condividere tra le parti sociali una definizione di ambiente confinato da inserire nello schema di decreto, rinviando per tutto il resto alla decretazione attuativa. In questo momento, quindi, Confindustria sta svolgendo gli approfondimenti necessari (e non semplici) per individuare una nozione di ambiente confinato che sia realmente determinata e non rimessa ad una valutazione e tale da essere oggetto di contestazione in sede ispettiva. Laddove non si riesca (il tempo a disposizione è meno di due settimane), il tema verrà completamente stralciato. Il sindacato, nel chiedere egualmente lo stralcio della materia, ha espresso riserve sulla eccessiva responsabilizzazione del preposto.

Violenza e molestie – Questione stress lavoro – correlato

Il Ministro ha quindi formulato considerazioni positive in ordine alle richieste del sindacato di inserimento formale nell’art. 28 del Dlgs 81/2008 (relativo alla valutazione dei rischi) dei temi della violenza e delle molestie (su questo Confindustria ha già espresso notevoli riserve trattandosi di comportamenti dolosi e non prevedibili, semmai oggetto di politiche aziendali e di disciplina contrattuale, come in effetti già è) e di rivisitazione della valutazione dello stress lavoro-correlato, anche in relazione alle nuove forme di lavoro, come il lavoro agile (anche su questo Confindustria ha espresso contrarietà, evidenziando che il lavoro agile è strumento di conciliazione vita – lavoro, per cui è strumento volto a mitigare proprio lo stress).

Politiche attive

Il Ministro ha anticipato, infine, l’intenzione di fissare un nuovo incontro sul tema delle politiche attive, in particolare evidenziando l’intenzione di rifinanziare il fondo nuove competenze con altri 400 mln e prevedendo, per il prossimo anno, un bando da 2 mld.

Formazione

Nella successiva discussione, in tema di formazione, positiva la considerazione svolta sulla registrazione della formazione nella piattaforma relativa al fascicolo elettronico sociale e lavorativo del cittadino e sulla introduzione del badge elettronico contenente; tutti i presenti hanno chiesto un intervento ministeriale per superare le notevoli criticità che le Regioni stanno introducendo in attuazione dell’Accordo Stato Regioni del 24 maggio 2025, in particolare diversificando la formazione tra le Regioni, nonostante l’Accordo; sulla formazione del preposto, il Ministro ha espresso considerazioni favorevoli in merito alla necessità che avvenga in presenza fisica (anche su questo, Confindustria ha espresso riserve in considerazione della equiparazione tra formazione in presenza fisica e formazione in modalità di videoconferenza sincrona espressamente prevista nell’Accordo Stato-Regioni).

Protocollo emergenze climatiche e PCTO

Confindustria – seguita sia dal versante datoriale che sindacale – ha inoltre sollevato l’esigenza di rivedere i criteri di iscrizione nel Repertorio degli organismi paritetici (DM 171/2022), ricevendone consenso dal Ministro; ha richiesto di valorizzare il cd protocollo “caldo” ai fini della cassa integrazione (equiparandolo ad una causale di cassa, di per sé sufficiente a giustificare la richiesta); in tema di PCTO, ha richiesto di chiarire formalmente la differenza delle due ipotesi che attualmente si verificano (accesso in azienda esclusivamente al fine di visitare l’azienda e accesso che comporta anche una qualche forma di avvicinamento alle attrezzature di lavoro, escludendo, nel primo caso, l’equiparazione al lavoratore).

Richieste del sindacato

Il sindacato ha espresso ulteriori considerazioni in merito all’assenza, nello schema di decreto, dei riferimenti alla disponibilità di risorse per la sicurezza anticipate negli incontri di maggio dalla Presidente del Consiglio (circa 600 mln); ha chiesto di rafforzare la presenza degli RLS nelle aziende di minori dimensioni e, in particolare, nei siti produttivi (art. 49 Dlgs 81/2008); ha contestato la presenza, in altri provvedimenti (ddl semplificazioni e ddl PMI) di misure sulla sicurezza, con particolare riferimento a quella che esclude gli strumenti per la sicurezza dagli accordi o dalle autorizzazioni previste dall’art. 4 della legge n. 300/1970 (il Ministro ha precisato di aver espresso parere contrario alla norma); ha chiesto di aprire ulteriori tavoli su amianto e sugli appalti.

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Giornale

Teresa GiornaleResponsabile Area Lavoro, Welfare, Formazione

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