Pacchetto di emendamenti proposti da Confindustria rispetto al DL n. 116 del 2025 (c.d. DL“Terra dei fuochi”), che è stato incardinato in Commissione Giustizia.
Tenuto conto delle tempistiche molto ristrette per la conversione in legge del Decreto “Terra dei fuochi” – in scadenza il 7 ottobre 2025 – la Commissione ha ritenuto di svolgere pochissime audizioni.
Confindustria ha elaborato un pacchetto di proposte emendative al testo che, in sintesi, interessano diversi aspetti del sistema sanzionatorio in materia di rifiuti, con l’obiettivo di renderlo maggiormente proporzionato e coerente.
Le modifiche intervengono in particolare sulla disciplina delle violazioni delle prescrizioni autorizzative, sul deposito temporaneo dei rifiuti effettuato presso il luogo di produzione e sulle sanzioni accessorie previste per la tenuta dei registri di carico e scarico. L’intento complessivo è quello di distinguere chiaramente le condotte più gravi, che giustificano la repressione penale come delitto, da quelle di minore gravità, che devono essere ricondotte nell’alveo delle contravvenzioni o delle sanzioni amministrative, garantendo in questo modo una risposta ordinamentale proporzionata e meglio applicabile.
Ulteriori proposte interessano:
- la soppressione delle aggravanti legate alla qualifica soggettiva del titolare o del responsabile d’impresa nei casi di abbandono di rifiuti, ritenute eccessivamente punitive;
- l’eliminazione di alcune disposizioni sull’aggravante dell’attività di impresa, che duplicavano regole già previste dal D.lgs. 231/2001, così da garantire maggiore chiarezza e coerenza sistematica;
- l’abrogazione della norma che estendeva l’applicazione dell’art. 34 del Codice Antimafia agli illeciti ambientali, giudicata sproporzionata e potenzialmente lesiva del principio di proporzionalità;
- la correzione del regime sanzionatorio per gli enti, con il ripristino del limite massimo di mille quote pecuniarie in linea con la disciplina generale del decreto 231.
Seguiranno aggiornamenti sull’iter del provvedimento.