XXI Rapporto di monitoraggio del Sistema di Istruzione e Formazione Professionale e dei Percorsi in Duale nella IeFP

Presentato al CNEL lo scorso 18 giugno il XXI Rapporto INAPP dedicato all’IeFP e al sistema “Duale".

Il Rapporto (allegato) costituisce l’esito della rilevazione che l’Inapp ha effettuato presso i referenti delle Regioni e delle Province Autonome per conoscere lo stato di avanzamento del sistema di Istruzione e Formazione Professionale e dei percorsi in Duale nella IeFP.

I dati sono stati acquisiti dalle Amministrazioni sulla base di due schede di rilevazione, l’una rivolta a censire i percorsi IeFP realizzati in modalità ordinaria e l’altra i percorsi in modalità Duale (secondo le caratteristiche definite dall’Intesa del 24 settembre 2015).

Il periodo di riferimento, per tutte le informazioni relative ai corsi, è l’anno formativo 2021-22, mentre i dati inerenti le risorse finanziarie si riferiscono all’anno solare 2021.

Conclusioni

A vent’anni di distanza dall’avvio delle prime sperimentazioni dei percorsi triennali e quadriennali di IeFP (datate a.f. 2002-03) e ad oltre 10 anni di distanza dall’entrata di questi percorsi all’interno del sistema ordinamentale (a.f. 2010-11), le contraddizioni, già segnalate in passato, di una filiera strategica per il Paese e allo stesso tempo scarsamente riconosciuta a livello nazionale, non sembrano ancora del tutto superate.

Dal punto di vista della partecipazione, la linea evolutiva dei percorsi dei Centri di Formazione Professionale presenta una progressione lineare con rare eccezioni31

La modalità Duale della formazione in carico ai Centri accreditati si è ormai diffusa significativamente (oltre 50 mila allievi nell’a.f. 2021-22),

Le figure professionali in esito ai percorsi di IeFP sono fortemente richieste dalle imprese,

A fronte di tutto questo, si rileva che sussistono ancora alcune ataviche difficoltà, quali la mancanza di offerta (o di stabilità dell’offerta) dei Centri accreditati nelle regioni del Meridione e in alcune aree del Centro, la precarietà del meccanismo dei bandi regionali, legati, oltre che alla disponibilità di risorse, alla capacità delle Amministrazioni di gestirle, in termini di architetture amministrative, nonché la difficoltà di poter garantire l’attivazione di risorse annuali aggiuntive a livello nazionale.

Per tutti i dettagli si rinvia ai documenti allegati.

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Teresa GiornaleResponsabile Area Lavoro, Welfare, Formazione

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