Sostegno alle aziende i cui approvvigionamenti, diretti o indiretti, provenivano da Ucraina, Russia e Bielorussia, e che – a causa del conflitto – sono state costrette a diversificare i territori di fornitura.
Simest in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attiva un nuovo strumento rivolto alle imprese esportatrici penalizzate dall’attuale conflitto in Ucraina.
La misura è stata pensata per tutte le PMI e Mid-Cap i cui approvvigionamenti, diretti o indiretti, provenivano da Ucraina, Russia e Bielorussia, e che – a causa del conflitto – sono state costrette a diversificare i territori di fornitura, avendo registrato da febbraio 2022 forti rincari dei costi e importanti flessioni dei ricavi.
Questa linea di finanziamento si affianca a quella già attiva dal 12 luglio e rivolta alle imprese italiane che negli ultimi due anni hanno realizzato esportazioni per almeno il 20% del fatturato nei Paesi coinvolti nel conflitto.
La tipologia di aiuto consiste in un finanziamento a tasso zero, con un importo massimo finanziabile fino a € 1.500.000 in funzione della classe di scoring e della quota di approvvigionamenti verso le tre aree. L’importo non potrà comunque essere superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.
E’ prevista inoltre una quota massima di fondo perduto fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis Framework, pari a € 500.000 per impresa.
La durata del finanziamento è 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.
Il portale per la presentazione delle domande è aperto e sarà possibile presentare le richieste di finanziamento fino alle ore 18:00 del 31 ottobre 2022, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibil