Il 26 febbraio u.s. la Commissione europea ha avviato un’indagine volta a stabilire l’opportunità di prorogare le misure di salvaguardia attualmente in vigore sulle importazioni di determinati prodotti di acciaio ed in scadenza alla fine di giugno 2021.
Come è noto, la salvaguardia è una delle contromisure adottate dalla UE in risposta agli incrementi tariffari imposti dall’Amministrazione Trump (maggio 2018) sull’acciaio e sull’alluminio importati. Le misure, introdotte provvisoriamente nel luglio 2018 e confermate in forma definitiva nel febbraio 2019 (con durata triennale), prevedono limiti quantitativi all’import siderurgico (attraverso un criterio misto di quote country by country, ossia assegnate specificatamente ai principali Paesi esportatori, ed un contingente residuale globale); ai prodotti fuori quota è applicato un dazio del 25%. Come disposto normativamente, tali misure sono state oggetto di due riesami annuali che hanno comportato alcune modifiche nella gestione delle quote (in vigore rispettivamente da ottobre 2019 e luglio 2020). Inoltre, l’uscita del Regno Unito dalla UE (e, conseguentemente, lo status di paese terzo acquisito da UK) ha determinato un cambiamento dell’ambito di applicazione territoriale della salvaguardia, rendendo necessario il ricalcolo dei contingenti. Il regolamento applicativo relativo a tale adeguamento è stato pubblicato nella Gazzetta UE nel dicembre scorso ed è in vigore dal 1° gennaio 2021.
Attraverso la presente indagine la Commissione europea dovrà verificare se l’estensione delle misure sia necessaria al fine di continuare a tutelare le produzioni siderurgiche europee e se sia nell’interesse economico dell’UE. L’inchiesta si concluderà entro la data di scadenza delle attuali misure (30 giugno 2021).
Per approfondimenti e dettagli, si rimanda al comunicato UE nonché all’avviso di apertura dell’indagine