Aggiornamenti sul Regolamento UE Imballaggi a valle del voto tenutosi il 24 ottobre 2023 nella Commissione Ambiente del Parlamento Europeo.
Durante il voto del Regolamento Imballaggi e rifiuti di imballaggio tenutosi il 24 ottobre u.s. nella Commissione Ambiente del Parlamento Europeo i compromessi della relatrice Frédérique Ries sono stati approvati, seppur con uno scarto minimo. Conseguentemente, i compromessi alternativi proposti da PPE ed ECR, e supportati da Confindustria, non sono stati votati.
I compromessi supportati da Confindustria
I compromessi supportati da Confindustria, nel dettaglio, miravano a:
- Introdurre un’esenzione mirata dagli obiettivi di riutilizzo relativi a bevande alcoliche e non alcoliche per i Paesi e i materiali che possono raggiungere risultati eccellenti nel riciclo degli imballaggi (art. 26(6a) nuovo). Formulazione che avrebbe garantito la coesistenza tra riutilizzo e riciclo nell’industria delle bevande, sulla base del sistema che funziona meglio nelle diverse circostanze.
- Impedire alla Commissione Europea di adottare ulteriori obiettivi di riutilizzo (art. 26(16)) e ulteriori restrizioni (art. 22, par. 4) tramite atti delegati, richiedendo invece che ciò accada unicamente tramite un’eventuale ulteriore proposta legislativa e garantendo il controllo sul processo dei co-legislatori.
- Introdurre un’esenzione orizzontale dagli obiettivi di riutilizzo basata sulla valutazione del ciclo di vita degli imballaggi e sul miglior risultato ambientale (art. 26(14)), criterio fondamentale per garantire che le decisioni sul tipo di imballaggio e sul materiale da utilizzare nelle diverse circostanze siano basate su una solida valutazione scientifica delle alternative esistenti.
- Eliminare le restrizioni relative agli imballaggi per alimenti (punti 2, 3 e 4 dell’Allegato V), che servono a proteggere il prodotto e a migliorare la sicurezza dei consumatori.
- Definire una data precisa per l’entrata in vigore (1° gennaio 2030) delle restrizioni sui formati di imballaggio monouso (art. 22(1)) per garantire la certezza del diritto per gli operatori economici e ridurre la frammentazione del mercato interno.
Si trattava, nel complesso, di emendamenti puntuali e ragionevoli che rappresentavano un buon equilibrio tra la necessità di mantenere un’elevata ambizione in materia di riduzione dei rifiuti di imballaggio, la necessità di prendere decisioni basate su solide valutazioni scientifiche in circostanze diverse e la necessità di creare incentivi per promuovere ulteriormente lo sviluppo dell’economia circolare.
E’ fondamentale evidenziare che, specialmente a seguito della votazione del 24 ottobre, vi è ancora la possibilità di incidere sull’esito attraverso il voto in Plenaria, nel quale sarà possibile continuare a sostenere e portare avanti le nostre posizioni.
Sarà nostra cura continuare a tenervi aggiornati.