Rapporto periodico sulla situazione del personale – Differimento termine di presentazione

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato sul proprio portale la proroga del termine per la presentazione del rapporto periodico sulla situazione del personale.

Facciamo seguito alle nostre precedenti news del 14 settembre e del 23 settembre scorso per informarVi che nel sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato un comunicato con cui si dà notizia del differimento – per difficoltà dovute a rallentamenti del sistema – del termine di trasmissione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile femminile dal 30 settembre 2022 al 14 ottobre 2022.

Modalità di presentazione

Si ricorda che per la redazione del rapporto è necessario l’utilizzo del nuovo applicativo informatico disponibile sul portale Servizi Lavoro, che è operativo a partire dal 23 giugno 2022 e/o anche sul sito clicalavoro.it.

Per accedere all’applicativo, le aziende utilizzano esclusivamente il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE) del legale rappresentante o di altro soggetto abilitato, ovvero altri sistemi di autenticazione previsti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Al termine della procedura di compilazione dei moduli, il servizio informatico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, qualora non rilevi errori o incongruenze, rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso.

Sanzioni

In caso di mancata trasmissione del rapporto entro i termini previsti, le aziende saranno invitate dalla Direzione Regionale del Lavoro a provvedere entro i successivi 60 giorni; laddove tale termine non venga ulteriormente rispettato, sarà applicata la sanzione amministrativa da euro 103,00 a euro 516,00.

Per ultimo, qualora l’inadempimento all’obbligo venga protratto per oltre dodici mesi sarà disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi goduti dall’azienda.

Infine, qualora vengano trasmessi all’Ispettorato nazionale del lavoro rapporti: non veritieri, mendaci o incompleti, quest’ultimo procederà con l’applicazione delle sanzioni da euro 1000,00 ad euro 5.000,00.

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Giornale

Teresa GiornaleResponsabile Area Lavoro, Welfare, Formazione

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