Il “pacchetto omnibus” presentato dalla Commissione europea contiene un'ampia serie di proposte, tra le quali spiccano quelle dirette alla semplificazione delle disposizioni della Direttiva CSRD e degli standard di valutazione ESRS.
La normativa in tema di rendicontazione di sostenibilità delle imprese, contenuta nella Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive, Dir. UE 2022/2464), recepita nel nostro ordinamento nazionale con il D.Lgs. 125/2024, è apparsa sin da subito di difficile applicazione, sia in relazione all’elevato numero di dati da comunicare sia in relazione al grado di incertezza circa il limite massimo di informazioni da reperire presso i soggetti componenti la value chain dell’impresa, considerati parte integrante del perimetro entro il quale fornire i dati di sostenibilità.
Il 26 febbraio 2025 la Commissione europea ha adottato un nuovo pacchetto di proposte per semplificare le norme dell’UE , il c.d. “Pacchetto Omnibus“, che interesserà CSRD, CSDDD, Tassonomia e CBAM.
Per diventare operativo, sarà necessaria l’approvazione del Consiglio europeo e del Parlamento europeo nei prossimi mesi, che potrebbero introdurre ulteriori modifiche.
Le principali proposte sulla CSRD sono:
- l’innalzamento del limite dimensionale da 250 a più di 1.000 dipendenti;
- il posticipo al 2028 degli obblighi di rendicontazione per le grandi aziende
- la semplificazione e riduzione degli standard di rendicontazione (ESRS)
La normativa e il decreto italiano di recepimento, che avevamo approfondito in questa news, resterà in vigore fino al completamento dell’iter di approvazione della proposta.
Seguiranno aggiornamenti.