Pubblicato sul portale del Ministero del lavoro vademecum per la gestione dei lavoratori esposti alle elevate temperature nel periodo estivo.
Sul sito del Ministero del Lavoro è disponibile l’informativa con le indicazioni per la gestione dei lavoratori esposti (in ambienti indoor e outdoor) alle elevate temperature nel periodo estivo, comprensiva del rimando alle indicazioni dell’Inps per la gestione della CIG ordinaria con causale “eventi meteo – temperature elevate” (cfr. messaggio Inps n. 2729/2023 e la relativa comunicazione del 21 luglio 2023).
Nel dettaglio, tale vademecum raccoglie le analisi sui rischi lavorativi e individua i settori di attività coinvolti e le misure da adottare.
1° Incontro al Ministero del Lavoro – 20 luglio 2023
Il 20 luglio 2023 si è tenuto un tavolo di confronto con il Ministero della Salute, l’INL, l’Inps, l’Inail e le associazioni datoriali e sindacali al fine di gestire l’emergenza caldo.
I principali punti dell’incontro:
– Il sindacato ha chiesto interventi di semplificazione in vista di una maggior flessibilità nel ricorso alla cassa integrazione (computo ad ore, neutralizzazione dei periodi dal tetto delle 52 settimane, semplificazione della prova) e misure in tema di prevenzione (tra le quali anche interventi sull’organizzazione del lavoro, eventualmente sulla base di accordi aziendali, sempre nella logica di attribuire alle aziende oneri ed obblighi di tutela, valutazione dei rischi e sorveglianza sanitaria).
– Le parti datoriali hanno evidenziato la necessità di semplificare il ricorso alla CIGO (analogamente al sindacato) ma hanno sottolineato l’esistenza di tutti gli elementi utili in tema di prevenzione e, quindi, l’assenza della necessità di ulteriori interventi. In particolare, è stato raccomandato di non far gravare sull’impresa alcun profilo di responsabilità (sia in termini di obblighi ulteriori che di impropria colpevolizzazione) in relazione alla situazione emergenziale.
– L‘Ispettorato nazionale del lavoro ha ricordato la propria nota n. 5056 del 13 luglio scorso, nella quale ripercorre tutti gli strumenti a disposizione delle imprese per gestire la situazione di caldo (in termini di ricorso alla CIGO e di linee guida dell’Inail, riprese dallo studio Worklimate) e l’indicazione agli ispettori in merito alla verifica della considerazione e gestione del tema nel documento di valutazione dei rischi.
– L’Inps ha rammentato il proprio messaggio n. 2729 del 20 luglio con il quale richiama gli elementi necessari per la richiesta di integrazione salariale per eventi meteo.
– L’Inail ha ricordato le note emanate in passato ed ancora attuali relative al tema dello stress termico.
– Il Ministero della salute ha indicato il proprio decalogo sulle misure da adottare per proteggersi dal caldo.
2° incontro al ministero del Lavoro – 25 luglio 2023
Il Ministro del lavoro ha inizialmente sottolineato come la conclusione di un protocollo – possibilità emersa nel corso della precedente riunione – non possa che essere rimessa alla volontà delle parti sociali, rispetto alla quale il ruolo del Ministero è esclusivamente di supporto tecnico. In merito agli interventi normativi (in particolare, riferiti allo strumento della cassa integrazione ordinaria per evento non evitabile), ha evidenziato la disponibilità ad apportare le modifiche normative funzionali ad un ricorso maggiormente flessibile e conveniente alla cassa integrazione, sia per i settori già coperti dallo strumento sia per quelli ad oggi non tutelati.
Posizione organizzazioni sindacali
La posizione delle organizzazioni sindacali è risultata non uniforme, avendo la CGIL posto l’accento, tra l’altro, su una scarsa precettività del protocollo e sulla mancanza di aspetti essenziali (come gli strumenti cogenti per bloccare la produzione, ad oggi rimessi ad ordinanze delle autorità territoriali) e, gli altri, avendo invece manifestato maggiore disponibilità al confronto (in particolare, la CISL), anche considerando la possibilità di fare un protocollo generale ed altri settoriali.
Posizione Confindustria
Confindustria – in una posizione condivisa anche dalle altre organizzazioni datoriali – ha sollecitato il Governo a non soffermarsi su una singola evenienza eccezionale (anche in considerazione della evidente intempestività di un qualsiasi protocollo rispetto agli eventi, alle peculiarità di ciascuno di essi ed alla ovvia esigenza di tenere in dovuto conto le specificità territoriali e settoriali e, quindi, di differenti organizzazioni del lavoro e differenti produzioni) ma ad affrontare il complesso e generale tema del climate change e del suo impatto sulla salute e la sicurezza dei lavoratori in una logica complessiva, con i dovuti tempi ed i necessari approfondimenti.
A conclusione della riunione, il Ministero del lavoro – anche di fronte all’assenza di una ampia volontà comune per la condivisione di un protocollo limitato al solo tema dell’emergenza legata al caldo – si è riservato ogni valutazione, senza indicazione di ulteriori date ed incontri.
Nel corso della riunione, il Ministero ha fatto pervenire un documento (allegato) elaborato dalla parte pubblica sulla quale si sarebbe dovuto avviare il confronto e rispetto al quale non è stato avviato alcun esame di merito.
Ci riserviamo di dare ulteriori comunicazioni laddove dovessero essere adottate ulteriori iniziative da parte del Ministero del lavoro.