Il Ministro Urso è intervenuto presso la Commissione Industria del Senato sulla proposta di regolamento sulle materie prime critiche.
Nel suo intervento del giorno 13 luglio 2023 (disponibile in allegato) il Ministro Urso si è concentrato inizialmente sui dati di contesto, sottolineando l’elevato rischio di approvvigionamento, dato dal fatto che per molte materie prime l’Europa dipende quasi esclusivamente dalle importazioni, nonché dalla previsione che tale fabbisogno sia destinato ad aumentare in modo esponenziale nei prossimi anni, in quanto legato allo sviluppo e diffusione alle tecnologie necessarie per gli obiettivi di decarbonizzazione.
In questo contesto, la circolarità dei materiali e il rafforzamento dell’efficienza possono attenuare, in una certa misura, il previsto aumento della domanda ma non risolvere il problema.
Urso ha poi sottolineato che l’obiettivo sia quello di fare dell’Italia il Paese leader in Europa nel riciclo di materie prime critiche.
Inoltre, il Ministro ha ricordato che l’Italia possiede 16 delle 34 materie prime critiche (cobalto, nichel, litio e rifiuti minerari abbondanti) ma che si trovano in miniere chiuse oltre 30 anni fa per il loro impatto ambientale e per la mancanza di margini di guadagno. Occorre quindi ora investire e riattivare queste potenzialità, come richiesto dalla proposta di regolamento comunitario.
Nel corso delle repliche, il Ministro ha anticipato che, prima della pausa estiva, nei primi giorni di agosto, il Governo presenterà un decreto-legge sulla microelettronica, il Chips act italiano, primo in Europa e in sintonia con quello europeo, per individuare una strategia nazionale sulla microelettronica.