Prima nota di commento
Il 28 dicembre, il Senato ha approvato in via definitiva il testo del DDL Bilancio 2025 già passato alla Camera dei Deputati il 20 dicembre scorso.
In allegato è disponibile un primo commento con le principali novità, redatto dai nostri uffici centrali.
Sul punto ricordiamo che Confindustria, in prima battuta, aveva lamentato una certa carenza sul lato della politica industriale e del sostegno agli investimenti e alle imprese, pur apprezzando l’attenzione posta sui conti pubblici.
Nel corso dell’esame parlamentare alcune delle istanze del mondo produttivo sono state recepite.
In particolare, va nella direzione auspicata da Confindustria, l’introduzione sperimentale – pur con limitazioni e condizioni specifiche – della c.d. IRES premiale per chi trattiene e reinveste gli utili in azienda (taglio dell’aliquota dal 24% al 20%)
Grazie alla azione di sistema è stata poi riformulata la disposizione, particolarmente critica, che prevedeva, per società, enti, organismi e fondazioni che ricevono contributi statali l’obbligo di integrare il collegio di revisione o sindacale con un rappresentante del MEF (art. 112 del DDL). Disposizione ora sostituita con il dovere di accertare il corretto utilizzo dei fondi pubblici inviando al MEF una relazione annuale sulle risultanze delle verifiche effettuate.
Il passaggio parlamentare ha confermato la riduzione strutturale dell’imposizione fiscale per i redditi di lavoro dipendente fino a 40 mila euro, che sostituisce e migliora il taglio temporaneo del cuneo fiscale e contributivo sperimentato negli ultimi anni, nonché la deduzione maggiorata ai fini IRES del costo relativo ai nuovi assunti per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027.
Nella nota allegata trovate l’analisi di dettaglio delle misure citate e delle altre introdotte o modificate durante l’iter alla Camera, incluse quelle su cui sarà necessario continuare l’interlocuzione con il Governo.