Pubblicata, dalla Banca d'Italia, l'indagine periodica sull'economia della Campania
Lo scorso 20 novembre è stata presentata la pubblicazione L’economia della Campania – Aggiornamento congiunturale, curata dalla Sede di Napoli della Banca d’Italia.
Nel primo semestre del 2024 l’attività economica in Campania è cresciuta in misura contenuta, per la debolezza della fase ciclica. Secondo le stime della Banca d’Italia nella prima metà dell’anno il prodotto è aumentato dello 0,8 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2023, un incremento superiore alla media italiana e a quello del Mezzogiorno.
La debole espansione dell’attività ha risentito di andamenti eterogenei tra i settori dell’economia.
Oltre i tre quarti delle imprese industriali e dei servizi valutano di avere realizzato nell’anno investimenti prossimi a quelli programmati, comunque attesi su livelli più contenuti di quelli realizzati nel 2023. Per il 2025 le attese di ampliamento della spesa per investimenti sono più diffuse tra le imprese dei servizi.
Le esportazioni campane sono ancora cresciute, anche se a ritmi più contenuti, trainate pressoché esclusivamente dalle vendite estere del comparto farmaceutico. Aumenti moderati si registrano anche per l’agroalimentare e l’aerospaziale mentre si osserva un calo per l’automotive, le cui vendite si sono ridotte sui mercati europei e nordamericani.
Nella prima parte dell’anno l’occupazione è cresciuta sensibilmente. La maggiore domanda di lavoro ha favorito un più elevato tasso di partecipazione mentre il tasso di disoccupazione si è stabilizzato sui valori medi del 2023. Nei primi nove mesi del 2024 si sono ampliate le richieste di ricorso alla Cassa integrazione, in particolare per alcuni comparti dell’industria in senso stretto, mentre si sono ridotte quelle per l’edilizia e i trasporti.