Il 31 marzo 2023 scade il termine per la comunicazione annuale di svolgimento di lavoro usurante e notturno anno 2022.
Le comunicazioni da effettuare entro il 31 marzo sono relative a:
- lavoro notturno;
- rilevazione di svolgimento di attività usurante.
Nel computo è necessario includere anche eventuali lavoratori in somministrazione.
Definizione di lavoro notturno
Per lavoratore notturno si intende il soggetto che svolge almeno parte del suo orario di lavoro o almeno 3 ore del suo tempo di lavoro giornaliero (secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro) durante il “periodo notturno”, vale a dire un periodo di almeno 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino.
In difetto di disciplina collettiva, è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di 64 giorni lavorativi all’anno (in caso di lavoro part-time il limite è riproporzionato all’orario di lavoro).
Il lavoro notturno è considerato usurante se organizzato in turni (almeno 6 ore in cui è compresa la fascia indicata come “periodo notturno”) o se il lavoro è svolto in modo ordinario in periodi notturni (per almeno 3 ore).
Per ogni dipendente deve essere indicato il numero dei giorni di lavoro notturno svolti.
Sanzioni
La mancata comunicazione del lavoro notturno è sanzionata in via amministrativa con una sanzione da 500 a 1.500 euro. Nessuna sanzione è invece prevista relativamente alla rilevazione di svolgimento di attività usurante, trattandosi di comunicazione a carattere di “monitoraggio”.
Comunicazione online
I datori di lavoro trasmettono i dati attraverso il modello LAV-US da compilare online, autenticandosi al portale Servizi Lavoro, accedendo tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.