Riscontro del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica all'interpello Confindustria in merito agli impianti di stoccaggio e rigassificazione GNL.
Trasmettiamo in allegato il riscontro del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) in merito alla richiesta di interpello presentata da Confindustria per l’applicazione della normativa statale in materia ambientale, al fine di comprendere se un impianto di stoccaggio e rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL), sia assoggettabile alla procedura di VIA statale di cui al punto 1 – allegato II – parte II del D.lgs. n. 152/2006.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha infatti accolto la tesi per cui un impianto di rigassificazione e stoccaggio a servizio di un impianto industriale non ricade nella tipologia progettuale “terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto” di cui al punto 1 – allegato II – parte II – D.lgs 152/2006”, ossia non rientra tra gli impianti e opere soggette a Valutazione di impatto ambientale (VIA) nazionale.
Tuttavia, il Ministero segnala che, qualora l’inserimento delle unità di rigassificazione oggetto dell’interpello costituisca modifica di un impianto industriale ricadente nel campo di applicazione della VIA, occorrerà verificare l’applicazione di una delle procedure di valutazione ambientale che la norma prevede per le modifiche di progetti.
Infine, il Ministero ricorda che l’interpello afferisce ad un impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), per cui gli aspetti inerenti alla tutela ambientale potranno essere affrontati in quella sede.