L’Italia ha vinto la guida dell’iniziativa “A climate neutral, Sustainable and productive Blue Economy Parternship (SBEP)” e il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) sarà il coordinatore europeo.
La Blue Economy incarna un modello di business sostenibile, ovvero capace di generare un impatto positivo e a lungo termine soprattutto sulla salute dei nostri oceani.
In questo ambito nasce SBEP: uno dei 49 partenariati che la Commissione europea ha deciso di istituire nell’ambito di Horizon Europe, il 9° Programma quadro per la ricerca e l’innovazione.
L’iniziativa, della quale fanno parte 59 partner di 25 Paesi tra Stati membri e Paesi Associati, potrà contare su un finanziamento di 73 milioni di euro, integrati da 23 milioni della Commissione europea.
La configurazione italiana prevede, accanto a MUR e MISE in qualità di beneficiari, i seguenti partner affiliati:
- Consiglio Nazionale delle Ricerche;
- Stazione Zoologica Anton Dohrn;
- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia;
- Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
Obiettivo del partenariato è progettare, guidare e sostenere una transizione giusta e inclusiva verso un’economia blu rigenerativa, resiliente e sostenibile.
L’iniziativa fornirà soluzioni per rafforzare la collaborazione internazionale nei settori marini e marittimi legati alle strategie dell’UE per il Green Deal e l’Europa digitale.
L’ambizione è lanciare 6 bandi – il primo entro il primo trimestre 2023 – cofinanziati nell’arco di 7 anni per sostenere la programmazione congiunta di ricerca e sviluppo sulle aree tematiche prioritarie, tra cui le piattaforme off-shore, la pianificazione dello spazio marittimo e la pesca e l’acquacoltura sostenibile.