Formazione e realtà virtuale – Interpello Ministero del Lavoro

La Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ha risposto ad un quesito dell’Università di Siena sul possibile utilizzo della realtà virtuale come metodo di apprendimento e di verifica finale dei percorsi formativi e di aggiornamento per i lavoratori.

Nella nota di commento all’Interpello 3/2024 (allegata), Confindustria osserva che la Commissione non risponde esplicitamente al quesito che è volto a capire se, tra le “metodologie di apprendimento innovative” indicate nell’accordo Stato Regioni del 2011 attualmente vigente, possa essere inclusa anche la realtà virtuale.

La Commissione conclude il parere richiamando semplicemente l’accordo vigente tra lo Stato e le Regioni del 21 dicembre 2011 (Allegato A punto 3). Il punto 3 fa, infatti, espresso riferimento a “metodologie di apprendimento innovative”, al “ricorso linguaggi multimediali, che garantiscano l’impiego di strumenti informatici quali canali di divulgazione dei contenuti formativi, anche ai fini di una migliore conciliazione tra esigenze professionali e esigenze di vita personale dei discenti e dei docenti”, alle “simulazioni”.

La Commissione, secondo Confindustria, ha correttamente rinviato all’accordo Stato-Regioni del 2011, il quale fa un generale rinvio a metodologie di apprendimento innovative.

In tal modo, non ha escluso l’uso di strumenti evoluti apparsi dopo il 2011, evitando di contraddire l’accordo stesso che non ha definito in modo dettagliato gli strumenti ma ha lasciato spazio all’evoluzione tecnologica.

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