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Fondo Impresa Donna: come funziona e a chi è diretto

Il ministro MISE Giorgetti ha firmato il decreto interministeriale che rende operativo il Fondo Impresa Donna. Il decreto è stato firmato il 2 ottobre e rende operativi 40 milioni, poi dal PNRR arriveranno altri 400 milioni. Manca ancora il provvedimento che fissa il via per le domande, da presentare sul sito di Invitalia.
In cosa consistono gli aiuti
Gli aiuti previsti dal Fondo Impresa Donna comprendono sia contributi a fondo perduto che finanziamenti agevolati.

Sono previsti aiuti sia per la nascita dell’impresa che per il consolidamento di quelle esistenti. Nel primo caso sono previsti contributi a fondo perduto fino a un massimo di 100mila euro di spese, per coprire l’80% fino a 50mila euro. In caso di donne disoccupate la copertura prevista sale al 90%. Se il progetto prevede spese oltre il limite dei 100mila euro e fino ai 250mila euro, la copertura scende al 50%.  Per il consolidamento delle imprese invece sono previsti:

  • per le imprese costituite da mino un anno e massimo tre: il 50% come fondo perduto e per un altro 50% come finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili;
  • per le imprese con di tre anni:
    • contributi a fondo perduto per le spese di capitale circolante;
    • finanziamento agevolato per le spese di investimento;
    • voucher fino a 5mila euro per impresa per in assistenza tecnica e di gestione dell’impre Di questi, 3mila euro sono per i servizi Invitalia.

Gli incentivi del Fondo Impresa Donna sono cumulabili con altri aiuti di Stato.

A chi spettano gli aiuti del Fondo Impresa Donna:

Gli aiuti del Fondo Impresa Donna possono essere richiesti da quattro categorie di beneficiari:

  • cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie;
  • società di capitale con quote e componenti di cda per almeno due terzi di donne;
  • imprese individuali la cui titolare è una donna;
  • lavoratrici autonome.

I settori per i quali si può presentare domanda sono industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo. Le imprese costituite da meno di un anno, o le persone fisiche che intendono avviare l’attività, possono presentare domanda se:

  • hanno sede legale e/o operativa in Italia;
  • una volta presentata domanda e ottenuto esito positivo, hanno 60 giorni di tempo dalla comunicazione per documentare l’avvenuta costituzione.

Da quando si può fare domanda

Le istruzioni per fare domanda per gli aiuti, così come le tempistiche e le scadenze, verranno indicate in un futuro decreto del MISE.

Le domande, in ogni caso, vanno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia.

Verranno presi in considerazione i progetti da realizzare entro due anni e con un budget ammissibile entro i 250mila euro per le nuove imprese.

Le spese ammissibili per le imprese già esistenti invece è più alto, e ammonta a 400mila euro.

Per Info:

Area Economico legislativa. Dr.ssa Francesca Zamparelli (f.zamparelli@confindustria.benevento.it)

tel. 0824.50120 (int. 2)