È stata pubblicata la circolare con cui il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale forniscono indicazioni operative sull’obbligo di notifica, almeno dieci giorni prima dell’avvio dell’operazione, previsto per le imprese italiane o stabilite sul territorio nazionale che intendano esportare i rottami ferrosi, strategici per le filiere produttive, fuori dall’Unione europea.
La misura sarà in vigore fino al 31 luglio 2022 e prevede sanzioni amministrative, per chi non osservi l’obbligo di notifica, pari al 30% del valore dell’operazione e comunque non inferiore a euro 30 mila per ogni singola operazione.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, in vista di una compiuta ed immediata applicazione della richiamata disciplina vincolistica, ha ritenuto di adottare un modello uniforme di informativa e di fornire, altresì, le indicazioni operative.
Per ottemperare all’obbligo di notifica al MISE e al MAECI sono state attivate le seguenti due caselle email: nerf@pec.mise.gov.it nerf@pec.mise.gov.it alle quali le imprese devono inviare congiuntamente specifica informativa da redigersi secondo l’allegato documento Excel nel quale indicare:
- la partita Iva e la ragione sociale dell’esportatore
- il paese di destinazione finale
- la ragione sociale del cliente
- il codice doganale (TARIC) completo
- il peso complessivo
- il valore in euro
- la data prevista di avvio dell’operazione
- eventuali note.
Il Ministero precisa che verranno effettuati controlli su mancate notifiche ovvero su notifiche incomplete di concerto con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane.
Il file di notifica denominato “Modulo di notifica ex art. 30 DL 22.03.2022 – rottami ferrosi” dovrà essere inviato alle caselle PEC indicate, sia in formato Excel che in formato PDF firmato digitalmente. In caso di differenze tra le due versioni del file saranno prese in considerazione le informazioni contenute in quello in PDF firmato digitalmente.