DL Salva-infrazioni: disposizioni in materia ambientale

Approvato il decreto legge che riduce le procedure di infrazioni pendenti, in particolare in materia di qualità dell'aria.

Il 4 settembre 2024 il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione Europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano (cd. DL Salva-infrazioni).

Il decreto-legge dovrebbe consentire di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di una procedura di pre-infrazione, nota come EU Pilot.

Tra le questioni trattate dal decreto, segnaliamo in particolare l’articolo 14, relativo alla qualità dell’aria.

L’articolo 14 (Misure finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria – Procedure di infrazione n. 2014/2147, n. 2015/2043 e n. 2020/2299), con decreto del MASE di concerto con il MIT e con il MEF – da approvare entro 60 giorni dall’approvazione del presente decreto – introduce un programma di finanziamento destinato a interventi finalizzati a promuovere la mobilità sostenibile nelle aree con alti livelli di inquinamento, al quale sono destinati 500 milioni di euro a valere sulla dotazione del fondo previsto dall’art. 1, comma 498, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022).

Tali fondi saranno riservati agli interventi proposti dai Comuni capoluogo di provincia con più di 50 mila abitanti, dalle città metropolitane e dalle aree metropolitane il cui territorio ricade, tutto o in parte, in zone che presentano superamenti dei limiti di qualità dell’aria, in particolare per il PM10 e NO2. Il decreto del Ministero dell’Ambiente disciplinerà i dettagli del programma, compresi i criteri per la selezione degli interventi e la gestione dei fondi.

Inoltre, è istituita una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio per elaborare un Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria entro il 31 dicembre 2024, volto a identificare ulteriori misure per garantire il rispetto delle normative europee in materia di qualità dell’aria.

Il piano, della durata di 24 mesi, sarà monitorato dal Ministero dell’Ambiente, con aggiornamenti trimestrali al Consiglio dei Ministri con apposita relazione relativa allo stato di attuazione del Piano, per verificare i progressi e apportare eventuali modifiche.

Sarà nostra cura continuare a tenervi aggiornati sugli sviluppi futuri.

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Zampelli

Nicoletta ZampelliResponsabile Area Innovazione, Digitalizzazione, Credito, Energia ed Ambiente

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