Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 ottobre il c.d. DL Ambiente, recante disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese.
Il Decreto-legge 17 ottobre 2024, n. 153, recante “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico” (c.d. DL Ambiente), disponibile in allegato, è stato pubblicato in GU lo scorso 17 ottobre.
Le novità rilevanti
Tra le novità più rilevanti segnaliamo, tra le altre, quelle riguardanti le procedure autorizzative ambientali (art. 1). In particolare, si segnalano le norme che puntano a rafforzare le norme di semplificazione che escludono la previa valutazione di impatto ambientale (VIA) per talune tipologie di impianti, opere e infrastrutture e si prevede una accelerazione dei tempi per la conclusione dei procedimenti di VIA, laddove applicabili.
Il DL introduce anche la misura relativa alla figura del Responsabile Tecnico (RT) (art. 4, comma 2), che stabilisce che il legale rappresentante di un’impresa può assumere il ruolo di Responsabile Tecnico per la stessa, a condizione che abbia svolto il ruolo di RT per almeno cinque anni consecutivi nella medesima impresa. La misura, sebbene vada nella direzione auspicata da Confindustria, presenta criticità importanti in quanto subordina la facoltà per il legale rappresentante di un’impresa di assumere il ruolo di RT alla condizione che abbia svolto tale ruolo per almeno cinque anni consecutivi. Infatti, prevedere che il legale rappresentante debba aver ricoperto anche il ruolo di RT rischia di ridurre significativamente la portata innovativa della misura, in termini di semplificazione e razionalizzazione.
Inoltre, l’art. 5 prevede misure volte alla promozione di politiche di sostenibilità ed economia circolare, che incentivano operazioni di recupero dei rifiuti e di riutilizzo dei materiali provenienti dalla realizzazione degli interventi relativi al coordinamento e al monitoraggio delle attività dei soggetti attuatori relativi al Tunnel sub-portuale e alla Diga foranea di Genova, anche per ridurre il conferimento in discarica dei rifiuti. A tal fine, è prevista l’adozione di un Piano, che prevede un utilizzo semplificato per la gestione integrata e circolare dei rifiuti e materiali provenienti da tali operazioni.
L’art. 6 del provvedimento interviene in materia di bonifiche e, più in particolare, sul Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani – per Confindustria di strategica importanza, poiché sono aree a storica vocazione industriale, spesso vicine a infrastrutture su cui possono insistere impianti energetici, impianti per l’economia circolare, ecc. –fissando specifiche in relazione alle procedure operative e amministrative.
Ulteriori disposizioni riguardano la gestione della crisi idrica (art. 3), il censimento e il monitoraggio degli interventi in materia di difesa del suolo (art. 8), la programmazione e il finanziamento degli interventi affidati ai Commissari di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico (art. 9)