Delega Fiscale. Revisione della disciplina Irpef

D.lgs 30 dicembre 2023. Le novità della riforma fiscale in tema di imposte sui redditi

Molte le misure fiscali contenute nel  D.Lgs. 30 dicembre 2023, n.216, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.303 del 30 dicembre scorso ed in vigore dalla medesima data, che da attuazione al primo modulo della legge delega per la riforma fiscale in tema di imposte sui redditi.

Di seguito, una sintesi della revisione della disciplina Irpef (art.1).
Solo per il periodo d’imposta 2024, vengono rimodulati gli scaglioni di reddito e le aliquote ai fini della determinazione dell’IRPEF.
In particolare, in luogo delle disposizioni dell’art.11 del TUIR-DPR 917/1986, l’imposta lorda è determinata come segue:
23% per redditi fino a 28.000 euro,
35% per redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro,
43% per redditi superiori a 50.000 euro.

Sempre solo per il 2024 è altresì incrementata la detrazione dall’imposta lorda per redditi da lavoro dipendente e assimilati entro i 15.000 (art.13, co.1, lett.a TUIR-DPR 917/1986), che passa dagli attuali 1.880 euro a 1.955 euro. In tal modo, si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi da lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente per i pensionati.

Nel calcolo degli acconti Irpef per i periodi d’imposta 2024 e 2025 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella determinata non applicando le nuove disposizioni.

In base alla Relazione tecnica del provvedimento, il costo per l’erario della riforma temporanea dell’Irpef è pari a circa 4,6 miliardi di euro.

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Zamparelli

Francesca ZamparelliResponsabile Area Economica, Centro Studi, Comunicazione e Marketing

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