Osservazioni dello schema di decreto legislativo sul procedimento accertativo.
Si riportano in allegato le osservazioni allo schema di Dlgs. sul procedimento accertativo, tramesse alla Commissione Finanze del Senato, incaricata dell’esame del provvedimento.
In sintesi, appaiono positive le modifiche in materia di accertamento con adesione e conciliazione giudiziale, al pari degli interventi che aprono alla adesione condizionata ai processi verbali di constatazione rimuovendo gli “errori manifesti”.
Da limare, invece, gli interventi sul procedimento di recupero dei crediti di imposta indebitamente compensati, nei casi di non spettanza o inesistenza, poiché le modifiche normative non valorizzando sufficientemente le differenze tra le due fattispecie, come richiesto dai criteri di delega e ribadito dalla più recente giurisprudenza di legittimità.
Una condivisibile novità è data dalle nuove forme di cooperazione amministrativa tra gli Stati che rendono l’ordinamento italiano maggiormente aderente alle più recenti modifiche della Direttiva 2011/16/UE (c.d. “Directive on Administrative Cooperation – DAC 1”).
Vengono, altresì introdotte regole più stringenti per i soggetti non residenti nel territorio dello Stato che effettuano operazioni in Italia tramite un rappresentante fiscale, al fine di evitare abusi nell’utilizzo di tale identificazione e ridurre le frodi IVA correlate alle operazioni intracomunitarie.
Si rilevano alcune criticità sul nuovo concordato preventivo biennale riguardo agli adempimenti aggiuntivi richiesti per accedervi (con riferimento ai contribuenti soggetti agli ISA), ai tempi ridotti dedicati al confronto con l’Agenzia delle Entrate per verificare la correttezza dei dati indicati nella proposta, nonché alla corretta individuazione delle cause eccezionali di cessazione di efficacia del concordato preventivo.