Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge che introduce misure urgenti per arginare il fenomeno della scarsità idrica.
E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 13 giugno 2023, n. 136, la legge del 13 giugno 2023, n. 68, di conversione del D.L. n. 39/2023, recante “Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche” (c.d. Decreto Siccità).
Il provvedimento introduce misure specifiche finalizzate ad aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e a ridurre le dispersioni di risorse idriche, in considerazione delle gravi ripercussioni che la persistente situazione di scarsità idrica potrebbe determinare sul tessuto economico e sociale.
Tra gli obiettivi del decreto vi è quello di velocizzare le procedure autorizzative, rendere più rapida la realizzazione delle infrastrutture idriche e rendere l’azione del Governo e delle Regioni massimamente efficace e più coordinata.
Cosa prevede il Decreto
Nel dettaglio, il decreto definisce:
- disposizioni urgenti per la realizzazione, il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche;
- misure per garantire l’efficiente utilizzo dei volumi degli invasi per il contrasto alla crisi idrica;
- vasche di raccolta di acque piovane per uso agricolo;
- riutilizzo delle acque reflue depurate ad uso irriguo;
- attuazione degli interventi di manutenzione degli invasi;
- disposizioni urgenti in materia di fanghi da depurazione;
- modifiche alla disciplina degli impianti di desalinizzazione;
- misure per l’istituzione degli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici e per il contrasto ai fenomeni di scarsità idrica;
- misure per il rafforzamento del sistema sanzionatorio per l’estrazione illecita di acqua e per gli inadempimenti nell’ambito delle attività di esercizio e manutenzione delle dighe;
- piano di comunicazione relativo alla crisi idrica.
Nello specifico, il decreto prevede:
- un regime semplificato per le procedure di progettazione e realizzazione delle infrastrutture idriche che rinvia al modello PNRR;
- specifiche misure per aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e ridurre dispersioni di risorse idriche;
- l’aumento della resilienza dei sistemi idrici al cambio climatico, che si indicano attraverso:
- l’aumento dei volumi utili degli invasi;
- la possibilità di realizzare liberamente vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo entro un volume massimo stabilito;
- il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo;
- l’introduzione di notevoli semplificazioni nella realizzazione degli impianti di desalinizzazione.
Al fine dell’attuazione di tali misure è prevista, l’istituzione della cabina di regia e la nomina di un Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica al fine di assicurare il coordinamento di tutte le iniziative ed il potenziamento e adeguamento delle infrastrutture idriche.
Cabina di regia (art. 1)
La Cabina di regia per la crisi idrica è istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con funzioni di i) indirizzo ii) coordinamento e iii) monitoraggio.
La cabina di regia ha il compito di effettuare entro 30 giorni una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte, nel breve termine, alla crisi idrica e, tra queste, quelle suscettibili di essere realizzate da parte del Commissario straordinario nazionale.
In caso di ritardi o di altre criticità nella realizzazione di singoli interventi infrastrutturali del settore idrico, la Cabina di regia attiva procedure volte a superare i ritardi o le criticità emerse e può anche nominare singoli Commissari ad acta.
Commissario straordinario nazionale (art. 3)
È previsto che sia nominato – entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – un Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica.
Su delega del presidente del Consiglio dei ministri, il Commissario potrà intervenire adottando, in via sostitutiva, gli atti o i provvedimenti o, se necessario, dando esecuzione ai progetti in caso di perdurante inerzia nella realizzazione degli interventi e delle misure elencate da parte dei soggetti responsabili, dando esecuzione ai progetti.
Sono già in vigore, dal 15 aprile scorso, le disposizioni e le semplificazioni disposte dal DL n. 39/2023.
PNRR e Decreto Siccità
La lotta alla Siccità è uno degli obiettivi del PNRR, nella Missione 2, Rivoluzione verde e transizione energetica, Linea 4.3 di Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo. Al fine di aumentare l’efficienza dei sistemi irrigui è previsto un investimento di 880 milioni di euro per:
- la realizzazione di investimenti infrastrutturali sulle reti e sui sistemi irrigui per consentire una disponibilità maggiore e più costante di acqua per le coltivazioni, aumentando la resilienza dell’agroecosistema agli eventi di siccità e alle situazioni di emergenza;
- l’installazione di contatori e di sistemi di controllo a distanza, sia sulle reti collettive sia per gli usi privati, per la misurazione e il monitoraggio dei consumi;
- soluzioni rinnovabili galleggianti per bacini;
- la riduzione delle perdite;
- dotare circa un terzo delle aree agricole di sistemi di irrigazione più efficienti (attualmente siamo all’8 per cento).
In allegato il testo del provvedimento.