Contratti di Sviluppo. Riaperta la procedura di invio

Operative importanti modifiche sulla normativa

Dal 4 dicembre 2023 è nuovamente possibile presentare la domanda per i Contratti di Sviluppo.

La temporanea sospensione, avvenuta con il Decreto Direttoriale 15 novembre 2023, era necessaria per consentire l’apertura di due distinti sportelli, uno per i programmi di sviluppo turistici e uno per i programmi di sviluppo industriale (compresi i programmi a valere sul regime TPA) e di tutela ambientale.

Si ricorda che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale 14 settembre 2023 diventano operative alcune importanti modifiche.

I nuovi progetti prevedono la presenza di non più di 5 imprese tra soggetti proponenti e aderenti, e tra i partecipanti ai contratti di rete.

Per quanto riguarda i programmi di tipo turistico, sale a 7,5 milioni la soglia minima per il progetto presentato dal soggetto proponente, mentre in caso di progetti con più soggetti, gli stessi dovranno essere realizzati in comuni limitrofi o nell’ambito di un singolo distretto turistico.

Le principali innovazioni riguardano però i regimi di tutela ambientale, che sono stati completamente riformati anche alla luce delle modifiche apportate al Regolamento Generale di esenzione (GBER).

Con il nuovo contratto di sviluppo è possibile usufruire degli incentivi a carattere ambientale anche per iniziative finalizzate a:

  • introdurre elementi di circolarità nei processi produttivi;
  • produrre energia rinnovabile per l’autoconsumo;
  • efficientare gli immobili, oltre che i processi produttivi.

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Zamparelli

Francesca ZamparelliResponsabile Area Economica, Centro Studi, Comunicazione e Marketing

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