Con il messaggio n. 3805/2022 l’Inps fornisce alcune precisazioni in merito alla possibilità, per i datori di lavoro, di riconoscere tardivamente l’indennità una tantum di 200 euro di cui ai decreti-legge n. 50/2022 e n. 115/2022)
Facendo seguito alle nostre precedenti news, l’INPS, con il messaggio n. 3805 del 20 ottobre 2022, torna ad occuparsi delle indennità una tantum di importo pari a 200 euro per fornire ulteriori indicazioni in riferimento alla fattispecie degli eventi tutelati riferiti ad ipotesi in cui il lavoratore non l’ha ricevuta a luglio perché non aveva retribuzione.
L’Istituto chiarisce che sono ricompresi tra essi anche l’aspettativa sindacale, i casi di sospensione dall’esercizio delle professioni sanitarie in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale, nonché le ipotesi di aspettativa o congedo, comunque denominate, previste dai CCNL di settore.
Regolarizzazione erogazione bonus
Oltre alle ipotesi precedenti, l’Inps nel messaggio summenzionato disciplina anche la possibilità di pagare in ritardo l’una tantum a chi non l’ha ricevuta a luglio per una mera formalità (ad esempio tardiva dichiarazione o errore nella sua compilazione).
Pertanto nelle ipotesi in cui i datori di lavoro non avessero erogato l’indennità con la retribuzione di luglio 2022, nonostante il diritto dei lavoratori a percepirla, sarà necessario inviare un flusso regolarizzativo sulla competenza del mese di luglio 2022, entro e non oltre il 30 dicembre 2022.