L'Agenzia delle Entrate, con la risposta 221/2024, riscontra l'interpello sui beni strumentali 4.0
Con la risposta 221/2024, l’Agenzia delle Entrate fornisce un riscontro chiaro ed esaustivo all’interpello sul credito d’imposta “Transizione 4.0”.
Dall’interpello emerge che una società che nel 2023 ha acquistato un macchinario precedentemente utilizzato in base a un contratto di comodato d’uso non potrà fruire del credito d’imposta “Transizione 4.0”.
È la sintesi della risposta n. 221/2024 dell’Agenzia delle Entrate.
Il macchinario in esame, viene precisato nell’interpello, era stato originariamente acquistato da un’altra società al solo scopo di concederlo in comodato d’uso all’istante a partire dal 2021, consentendogli così di avviare la propria attività.
L’Agenzia ricorda la disciplina sul credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, introdotta dalla legge di Bilancio 2020 (articolo 1, commi da 184 a 197, della legge n. 160/2019) che prevede un contributo da utilizzare in compensazione per gli acquisti di beni nuovi, strumentali allo svolgimento della propria attività, parametrato al loro costo di acquisizione. La disposizione, finalizzata a sostenere il ”Piano Industria 4.0”, è entrata in vigore il 1° gennaio 2020.