Facendo seguito alle numerose comunicazioni sul tema Bando ISI 2022, si ricorda che è prevista la chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda in data 16 giugno, ore 18.
Il Bando ISI 2022, ai fini del raggiungimento del punteggio minimo di 120, assegna 13 punti ai progetti condivisi con un ente bilaterale o un organismo paritetico.
L’Inail, con una FAQ pubblicata in data 8 giugno 2023, ha affermato che la dichiarazione di cui al MODULO E1 (relativa alla attestazione che il progetto sia stato condiviso con le organizzazioni comparativamente più rappresentative dei Inail), valida ai fini del conseguimento del punteggio aggiuntivo di 13 punti, non presuppone l’iscrizione dell’organismo paritetico nel Repertorio previsto dall’art. 51, comma 1bis del Dlgs 81/2008 e dal DM 171/2022.
Come noto, il legislatore ha introdotto il Repertorio degli organismi paritetici con il DL 146/2021 (art. 13) e ha demandato a un decreto ministeriale l’indicazione dei i criteri identificativi per ottenere l’iscrizione.
Posizione Confindustria
Confindustria ha sollecitato all’Inail la corretta interpretazione del bando al fine di escludere che l’iscrizione nel Repertorio costituisse condizione per il beneficio del punteggio in quanto nel bando non vi è nessuna indicazione in tal senso e la nota in calce che richiama il DM (impropriamente) presente nei bandi regionali (e non in quello nazionale o nella delibera n. 313/2022 del CdA), non ha valenza vincolante al fine di escludere i non iscritti.
L’intervento è stato necessario in quanto il DM 171/2022 contiene condizioni e criteri per l’iscrizione impropri, errati ed insufficienti ad individuare le organizzazioni comparativamente più rappresentative, tanto che le parti sociali hanno scritto al Ministro del lavoro per chiedere interventi di chiarimento e che, ad oggi, risultano iscritti al Repertorio solamente pochi organismi.
Interpretazione dell’INAIL
L’Inail, condividendo la lettura sollecitata da Confindustria, ha formalizzato quale debba essere la corretta lettura del bando nel senso della irrilevanza della iscrizione nel Repertorio dell’Organismo paritetico che ha condiviso il progetto di investimento per il quale si richiede il finanziamento.
In particolare, l’Istituto ha evidenziato che “l’iscrizione nel Repertorio attestando la sussistenza dei requisiti ai fini dello svolgimento dei compiti e delle attività di cui al citato art. 51, consente di semplificare l’attività di verifica delle sedi in ordine alla rappresentatività dell’organismo paritetico. Tuttavia, nel caso in cui l’iscrizione non sia stata ancora richiesta o la procedura d’iscrizione sia ancora in itinere, tale valutazione continua ad essere effettuata secondo le consuete modalità già adottate per i bandi precedenti”.
