L'andamento dei mercati energetici, con un focus di orientamento per le imprese, aggiornato a giugno 2025.
Premessa
A maggio, dopo i segnali rialzisti registrati a inizio mese, i prezzi del gas naturale non hanno registrato variazioni importanti. Il contratto TTF aveva raggiunto 35,87 €/MWh, ma senza variazioni nei fondamentali l’aumento è rimasto limitato. I prezzi EUA erano cresciuti del 2,37%, sostenuti dal contesto macro positivo. Nonostante segnali di stabilità, il mercato energetico è rimasto fragile e volatile.
Mercati energetici – Aggiornamento giugno 2025
Le tensioni geopolitiche tra Israele e Iran continuano a influenzare pesantemente i mercati energetici globali, alimentando volatilità e contribuendo all’aumento dei prezzi del gas naturale e delle quote di emissione di carbonio (EUA). Il contratto EUA con consegna a dicembre 2025 ha chiuso la settimana venerdì 13 giugno a 75,94 €/ton, in rialzo del 3,31% e sopra la soglia tecnica dei 75 €/ton.
A sostenere il mercato hanno contribuito il sentiment rialzista che ha spinto gli operatori a comprare le opzioni call a 80 €/ton (EUA), l’aumento delle posizioni speculative lunghe e le temperature sopra la media previste in Europa meridionale e centrale, che potrebbero incrementare la domanda elettrica per il raffrescamento.
Tuttavia, non mancano fattori ribassisti: le aste primarie si sono svolte a sconto, gli acquirenti obbligati mostrano cautela e arrivano segnali di un possibile contenimento diplomatico del conflitto in Medio Oriente.
Anche il mercato del gas ha registrato un forte rialzo: il TTF day-ahead è salito a 38,17 €/MWh, mentre il front-month ha toccato 38,40 €/MWh, livelli che non si osservavano da inizio aprile. A spingere i prezzi sono state le preoccupazioni per un potenziale blocco dello Stretto di Hormuz – crocevia di circa il 20% del GNL globale – e i danni riportati dal giacimento iraniano di South Pars in seguito a un attacco israeliano.
Sul fronte normativo, l’Unione Europea prepara una proposta per vietare nuovi accordi di fornitura di gas russo, in linea con l’obiettivo di eliminare le importazioni da Mosca entro il 2027.
Per quanto riguarda la domanda, i consumi domestici si mantengono stabili, mentre cresce la domanda non domestica. L’offerta appare in ripresa: le forniture norvegesi sono risalite a 253 milioni di metri cubi al giorno con la conclusione dei lavori di manutenzione presso l’impianto di Kollsnes.
Sul mercato petrolifero, dopo l’impennata del 7% registrata venerdì 13 giugno, i prezzi sono leggermente rientrati: il Brent è sceso a 73,39 $/barile e il WTI a 72,07 $/barile. Resta però elevata l’attenzione sullo Stretto di Hormuz, considerato uno snodo strategico per la sicurezza energetica globale.
Le quotazioni dei prezzi di energia elettrica si attestano PUN 117,64 €/MWh (17 giugno 2025), gas naturale 38,18 €/MWh (TTF – giugno 2025) e CO2 Ue: 75,34 euro/ton (16 giugno 2025).