Pubblicati i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna, ai fini dell'applicazione degli incentivi all'assunzione.
Come noto, per promuovere l’occupazione femminile e per incentivare la creazione di rapporti di lavoro stabili, la L. 92/2012 di riforma del mercato del lavoro (c.d. Fornero) ha previsto l’introduzione di incentivi per le aziende che assumono donne.
Lavoratrici destinatarie del beneficio
La platea delle lavoratrici che consentono all’azienda di accedere al beneficio coincide con la categoria di “donne svantaggiate” individuata dall’art. 4, c. 8-11, L. 92/2012, in particolare si tratta di:
- donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
- donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e residenti in una delle aree ammissibili ai finanziamenti dei fondi strutturali europei ai sensi dell’art. 2, punto 4, lett. f) Reg. UE 651/2014 individuate di anno in anno con apposito Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e le altre zone individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale, attualmente approvata dalla Commissione europea per gli anni 2022-2027, che stabilisce quali siano le zone ammissibili alle agevolazioni e l’intensità massima di aiuto, ossia l’importo limite dell’aiuto che può essere concesso per ciascun beneficiario, espresso sotto forma di percentuale dei costi di investimento), con riferimento alle quali il rapporto di lavoro può svolgersi anche al di fuori delle aree svantaggiate;
- donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi (per il 2023 i settori e le professioni sono stati individuati dal DI 16 novembre 2022 n. 327, che riporta le aree caratterizzate da un tasso di disparità che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna);
- donne di qualsiasi età, ovunque residenti, e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
Settori economici caratterizzati da disparità uomo-donna
Con il decreto n. 327 del 16 novembre 2022, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze individua per l’anno 2023, sulla base dei dati ISTAT relativi alla media annua, i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna, ai fini dell’applicazione degli incentivi all’assunzione. I settori che superano tale soglia in termini di disparità sono principalmente tre: agricoltura, industria e servizi.