Camera di Commercio Irpinia-Sannio. Confindustria Benevento chiarisce alcuni punti
Benevento, 13 Dicembre 2022
Confindustria Benevento nel leggere le dichiarazioni effettuate dal presidente di Confindustria Avellino relativamente ad una condotta non lineare rispetto alla vicenda camerale da parte della scrivente – che sarebbe stata, a suo dire, sottoscrittrice di accordi con altre componenti associative e che avrebbe posto in essere una serie di azioni prima per contrastare l’elezione del signor Pino Bruno e poi per ostacolarne l’attività presidenziale – intende chiarire, ma soprattutto spiegare al signor De Vizia – che non può ignorarlo – che non c’è mai stata una azione di contrasto di questo tipo, ma solo la richiesta, più volte espressa alle persone interessate, di conoscere e confrontarsi sui programmi dell’aspirante presidente.
Con riferimento alla fase pre-elettorale lo stesso De Vizia dovrebbe ricordare che Confindustria Benevento non ha mai partecipato agli incontri da lui promossi, nei quali con accordi più o meno segreti, così come dichiarato da alcuni consiglieri camerali, avrebbe preso impegni e promesso incarichi nella eligenda governance, in virtù di una non ben definita autorità.
A conferma della propria linearità di comportamento nella fase post elezione Confindustria Benevento si è fatta promotrice di ben due proposte finalizzate a mettere la Camera di Commercio sui binari di una governance costruttiva: la prima quella dell’alternanza delle sedute degli organi tra le due sedi di Benevento e di Avellino, la seconda la costituzione di una commissione per la redazione del nuovo Statuto che si ritiene debba essere il primo atto del nuovo ente. Ad oggi non si hanno ancora riscontri rispetto a quanto promosso con spirito di collaborazione.
Con questo comunicato si ribadisce, ancora una volta, che laddove dovessero esserci i presupposti per un regolare svolgimento dell’attività camerale, Confindustria Benevento non farà mancare il suo contributo. Quindi nessuna posizione precostituita.
In virtù delle presenti dichiarazioni si auspica la fine di una vicenda ormai stucchevole, che non rende onore a chi, con dichiarazioni non veritiere, continua a non favorire l’instaurarsi della necessaria serenità per lo svolgimento delle attività camerali.